Campionato 22/12/96 | ||
Torino | Castel di Sangro | |
1 | Goal | 0 |
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23' Ferrante | Marcatore | |
8 | Angoli | 2 |
Longo, Ferrante Cevoli | Ammoniti | Bonomi |
Espulso | 21' Michelini |
Il migliore | I peggiori |
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Vincenzo Sommese | Matjaz Florijancic, Fabrizio Cammarata |
Giocatore | Tuttosport | Corriere | Gazzetta | Media |
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Casazza | ng | ng | ng | ng |
Longo | 6 | 5.5 | 5.5 | 5.67 |
Cevoli | 6 | 6 | 5.5 | 5.83 |
Maltagliati | 6 | 5.5 | 6 | 5.83 |
Martelli | 6.5 | 6 | 6 | 6.17 |
Sommese | 7 | 6.5 | 6.5 | 6.67 |
(Fiorin) | ng | ng | ng | ng |
Cristallini | 5.5 | 5 | 5.5 | 5.33 |
Scarchilli | 5.5 | 5 | 5.5 | 5.33 |
Rocco | 6 | 6 | 6 | 6 |
(Cravero) | 6.5 | 6.5 | 6 | 6.33 |
Florijancic | 5 | 5.5 | 5 | 5.17 |
(Cammarata) | 5 | 5 | 5.5 | 5.17 |
Ferrante | 6 | 6 | 6 | 6 |
Una vittoria che irrita il pubblico: la contewstazione si placa quando entra in campo Cravero, il beniamino della Maratona. Contro una squadra prudente (un tiro in porta) e in superiorità numerica, il Torino mostra i soliti limiti: mancano un rifinitore e un attacco di valore.
Sandreani: "Conta solo il risultato. Capisco i tifosi, ma ora serve serenità. [...] Con loro non posso che scusarmi, lo sfogo è naturale."
Il Torino torna in zona promozione, però i granata non sembrano aver risolto i loro problemi.
Eccellente prova del Castel di Sangro, in 10 per quasi tutta la partita
Ferrante celebra la prima rete in maglia granata: "La dedico ai tifosi che passeranno un bel Natale"
Calleri: "Contestare dopo mezz' ora non ci farà salire in A"
Sandreani chiede scusa al pubblico: "Mi scuso con i tifosi. Loro hanno tutto il diritto di contestare. [...] Ci sono tante attese intorno a noi: le nostre domeniche saranno sempre agitate".
Jaconi: "Mi sarebbe piaciuto vedere cosa avremmo combinato se avessimo potuto giocare anche noi in 11. [...] A mio avviso i granata non avranno problemi a salire in A a meno che il nervosismo non li freghi. La situazione ambientale non mi pare delle migliori".
La contestazione, con cori e striscioni, obiettivo il solito Calleri, si è estesa ben presto anche alla squadra con un' intensità mai raggiunta nel corso della stagione. I giocatori sono stati prima invitati a tirare fuori gli attributi, poi mandati "a lavorare" e, infine, sonoramente fischiati mentre le azioni degli avversari venivano accompagnate con degli "olè".