contributi video di SKY TV, Rai, Sport Italia e SRWEB.IT, a loro va il nostro ringraziamento
- 25 giugno 2005, dopo un campionato di B sofferto, con uno dei peggiori
allenatori dopo Ulivieri che stava rovinando tutto ci
conquistiamo la A ai playoff in un doppio confronto finale con il Perugia nonostante l'arbitraggio di De Santis.
- 30 giugno 2005, la fideiussione presentata dall'AC Torino per il
pagamento delle tasse, ad un controllo è risultata falsa (come quelle di
altre squadre scoperte in precedenza) ma si tratta del Toro; la
giustizia sportiva e il fisco finalmente hanno trovato la vittima
sacrificale "di prestigio"
-purchè senza agganci ne protezioni- per dimostrare l'efficacia delle
leggi e del sistema che le applica: che fallisca, e che sia di esempio!
Anche Perugia e Venezia finiranno davanti al plotone d'esecuzione. - 9 agosto 2005, tutti i ricorsi sono persi e l'AC Torino deve essere
posta in fallimento.
I tifosi sono angosciati ma consapevoli che forse
era l'unico modo per sbarazzarsi della peggiore proprietà e dirigenza
della storia granata, ne hanno combinate tante e grosse. Un gruppo di
persone si propone di costituire da zero una nuova società chiamata
Torino FC che inizierà il campionato in serie B secondo quanto permesso
dalla legge Lodo-Petrucci. Ma non hanno in realtà i soldi per allestire
una squadra che possa competere in serie B, in seguito lasceranno
intendere che hanno voluto comunque costituire la nuova società per la
continuità sportiva in attesa di un compratore finanziariamente solido
- 1 settembre 2005, dopo una trattativa dai risvolti a tratti grotteschi
e a tratti drammatici, la società Torino FC viene acquistata
praticamente "per acclamazione" da Urbano Cairo, noto pubblicista ed
editore, e inoltre tifoso granata.
Promette una rifondazione su solide
basi che contemplerà sia il lato sportivo che quello
gestionale-societario, il Toro ricomincierà degnamente ed avrà tutto ciò
che merita, però ci vuole un po' di tempo, 3 anni per tornare in A, e
mancano solo 15 mesi alla celebrazione del Centenario.
- 10 settembre 2005, prima partita di campionato di Serie B del Torino FC, la squadra
esordisce in casa contro l'Albinoleffe.
Pochi giorni prima
non c'erano palloni, uniformi, tute, la squadra completamente rifondata con giocatori che non hanno mai giocato insieme
ha avuto solo 10 giorni per allenarsi e ovviamente con quello che è
successo non ha fatto ritiro estivo.
A 3 ore dall'inizio della partita manca all'appuntamento il
centravanti perchè è stato acquistato la sera prima dalla Lazio. Arriva
in aereo all'ora di pranzo e con un taxi raggiunge lo stadio appena in
tempo per cambiarsi negli spogliatoi. Grande Roberto Muzzi.
La tentazione di cogliere questo momento per confrontarlo con la prima partita giocata (e vinta contro la juventus) dal Torino FC nel gennaio del 1907 è forte. Basta prendere la foto e farla diventare "d'altri tempi", come le partite che riescono all'attuale Toro quando ci mette impegno e cuore:
Il Toro batte l'Albinoleffe 1-0 e prosegue con grinta
rincorrendo le prime posizioni, allenato da De Biasi.
E se le immagini di questa partita non sono sembrate abbastanza "d'altri tempi" si può provare a rivederla QUI - maggio 2006, terremoto nel calcio. Da tempo i telefoni di dirigenti
calcistici, arbitri, funzionari, addetti ai lavori erano controllati, ed
emergono gravi responsabilità a carico di società di spicco, anzitutto
la juventus, nell'aver condizionato l'esito di molti risultati
avvalendosi di una rete di collaborazioni ottenute attraverso scambi di
favori. La juventus si garantiva direttamente le vittorie attraverso gli
arbitraggi pilotati da Moggi fin dalla designazione settimanale, senza
trascurare di indebolire in anticipo le avversarie sempre attraverso il
controllo degli arbitraggi.
Si pensa ad una condanna alla retrocessione, forse anche in serie C
oltre naturalmente alla revoca dello scudetto eventualmente vinto
nell'anno in corso. - giugno 2006, il Toro ha lottato forse anche al di sopra del suo reale
potenziale tecnico, si qualifica per i Playoff e li vince anche stavolta
in un memorabile doppio confronto con il Mantova, si torna in seria A
dopo appena 11 mesi dal fallimento, oltre ogni rosea (o granata)
previsione fatta dal già abbastanza entusiasta Cairo.
Si vede che
qualcuno lassù ha voluto fare in modo che si potesse festeggiare il
Centenario in serie A, nello stadio ex Comunale che diventerà poi Stadio
Grande Torino. - luglio 2006, arrivano le sentenze sportive sul malaffare calcistico,
l'appello ridurrà le condanne e tutte le squadre coinvolte se la
caveranno con poco tranne la juventus che pagherà con la retrocessione
in B, una penalità di partenza e la revoca degli ultimi 2 scudetti. Si
avvera l'oscuro presagio pronunciato da un oracolo gay nel 1982.
La pena è comunque minore rispetto all'entità della responsabilità
accertata e poi grazie ad un minacciato ricorso che permetterà un
singolare patteggiamento con il campionato in corso, i punti di penalità
saranno ridotti in maniera decisiva per il rientro in A (dai -30
iniziali si arriva a -9).
Si prenda come termine di confronto il Genoa, da neopromossa in A
retrocessa in C per aver combinato un risultato.
Ma per i granata la juve retrocessa in B mentre il Toro riconquista
fulmineamente la A nell'anno del Centenario è una concomitanza troppo
bella che assume un aspetto trionfalistico. Per il momento ci si
riconsola del fatto che la giustizia vera non esiste. - 3 dicembre 2006, il Toro celebra il Centenario all'ex Comunale ora Stadio
Olimpico con una festa memorabile. Stadio pieno ed allestito con
gigantografie dei campioni del Torino di tutti i tempi, coreografie
spettacolari sugli spalti e sul campo, tanti ex granata che sfilano
presentati e commentati da Chiambretti, tutti indossano una maglia
celebrativa.
Poi si gioca la partita contro l'Empoli e si vince.
C'è un discusso episodio di un gol fantasma dell'Empoli, il pallone
varca la porta del Torino di mezzo metro ma Barone, il n. 8, è svelto a
respingerla e per il guardalinee non è mai entrata. All'88' ComOtto
segna con un tiro formidabile il gol della vittoria.
Qualcuno da lassù
avrà partecipato? Cinque giorni dopo sulla ruota di Torino al gioco del
lotto vengono estratti 8, 80, 88. - maggio 2007, 58° anniversario di Superga, 15000 tifosi marciano assieme
a Cairo in un percorso che ha come arrivo il vecchio Filadelfia. Nel
pomeriggio Cairo dichiara in un'intervista che quello sarà appunto il
suo traguardo, ricostruire un Filadelfia funzionale perchè torni ad
essere il fulcro dell'essenza granata.
La juventus si aggiudica come era prevedibile la promozione in A, il
Toro alla penultima giornata di campionato acquisisce la certezza della
permanenza, l'anno prossimo ci saranno almeno due derby.
Anche in questo
caso il piazzamento è forse al di sopra delle reali possibilità tecniche
espresse, ma si rivelano determinanti tra tante prestazioni opache
alcuni punti ottenuti "giocando da Toro", e probabilmente il ritorno di
De Biasi sulla panchina lasciata ad inizio di campionato a Zaccheroni
apparso inadatto a condurre una squadra carente come questa.
Anche una campagna acquisti inadeguata per la serie A sia in estate che
a gennaio ha contribuito a rendere tutto difficile. Cairo ammette lo
sbaglio e promette di aver imparato da questa esperienza.